31 Maggio 2019
Lichen scleroatrofico penieno: i sintomi e la diagnosi.
Il lichen scleroatrofico del pene rappresenta una malattia cutanea cronico-recidivante che colpisce tipicamente il prepuzioe il glande: si parla infatti di lichen balano-prepuziale. Come già evidenziato nelle pagine precedenti, si tratta di una malattia infiammatoria che nel tempo tende ad evolvere verso l’atrofia e la fibrosi cicatriziale.
Nelle prime fasi infiammatorie il lichen può esordire con la comparsa di macchie eritematose (arrossate) aspecifiche eventualmente associate a prurito. Solo in una fase successiva iniziano a comparire le tipiche lesioni biancastre. Si tratta di zone piatte di atrofia della cute, di aspetto lucido-porcellanaceo, che possono risultare asintomatiche anche per lunghi periodi di tempo. Con il peggiorare dell’atrofia e della fibrosi la cute diventa più fragile e si possono creare delle ferite (ragadi o lacerazioni) in seguito ai rapporti sessuali. Nelle fasi avanzate le conseguenze cicatriziali della malattia possono portare a modificazioni anatomiche che - se non trattate - diventano irreversibili, come la fimosi, la stenosi del meato uretrale esterno e la scomparsa del solco balano-prepuziale.
La malattia tende spesso ad evolvere per stadi differenti in cui vengono colpite zone anatomiche diverse:
- Nel primo stadio risulta tipicamente coinvolta la pelle del prepuzio.
- Nel secondo stadio la malattia si estende al glande, causando una balanite: qui la mucosa assume il tipico aspetto biancastro e risulta di spessore aumentato, con conseguente riduzione dell’elasticità e sensibilità.
- Nella terza fase può estendersi al meato uretrale e all’uretra: anche queste sedi vanno incontro a modificazioni fibrotiche con comparsa di rigidità e restringimento (stenosi).
- Nell’ultima fase possono insorgere displasie epiteliali che possono portare allo sviluppo di veri e propri tumori maligni.
L’andamento della malattia è cronico e possono alternarsi periodi di stabilità associati a sintomi relativamente modesti a periodi di riacutizzazione con dolore e prurito. Nelle fasi tardive l’evoluzione cicatriziale delle lesioni determina spesso gravi disagi nell’attività sessuale e nella minzione.
La diagnosi di lichen sclerosus genitale è relativamente facile nelle fasi avanzate in cui sono presenti le tipiche aree atrofiche biancastre e si basa esclusivamente sull’osservazione clinica – eventualmente associata alla dermatoscopia. Negli stadi iniziali – o quando si sospetta la presenza di un tumore - si può invece ricorre alla biopsia cutanea.
Nella pagina successiva parliamo delle complicanze del lichen e del rischio di sviluppare un tumore del pene: